Immagine, Riflessione - Donne, Pubblicità e Stereotipi.
- Rachel Coltz
- 22 ago
- Tempo di lettura: 2 min

Esposizione speciale il 25 novembre 2025.
Da Mad Men alle icone moderne: le donne nella pubblicità attraverso i decenni
In che modo la pubblicità ha plasmato la nostra percezione delle donne? Dalle perfette massaie degli anni ’50 alle donne autonome e sfaccettate di oggi, l’evoluzione della rappresentazione femminile nella pubblicità racconta una storia toccante: quella di stereotipi, lotte e trasformazioni.
La mia prossima mostra a Persico Dosimo entra nel cuore di questa evoluzione, esplorando come, nel corso dei decenni, le pubblicità abbiano riflesso — e influenzato — la percezione delle donne da parte della società.
Anni 1950–1970: l’era della domesticità e dei canoni di bellezza
Nel boom del dopoguerra, la pubblicità presentava le donne come perfette padrone di casa, mogli devote e custodi meticolose. Che si trattasse di elettrodomestici o di prodotti di bellezza all’ultima moda, il messaggio era chiaro: il posto di una donna era in casa e il suo valore era legato al suo aspetto.
Ma questa immagine ha iniziato a incrinarsi. Tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70, i movimenti femministi misero in discussione tali stereotipi, e le pubblicità iniziarono, con cautela, a riflettere nuovi racconti, spesso però ancora rivolti a un pubblico maschile.
Anni 1980–1990: l’ascesa delle donne al potere
Con l’ingresso sempre più massiccio delle donne nel mercato del lavoro, la pubblicità si adattò. La “donna in carriera” divenne un nuovo strumento di marketing: tailleur, indipendenza e ambizione venivano celebrati, ma spesso con l’implicita richiesta che le donne mantenessero anche bellezza e grazia. “Avere tutto” divenne la norma, fonte di ispirazione ma anche di forte pressione.
Dagli anni 2000 a oggi: rompere alcune barriere, ma non tutte
Dagli standard di bellezza irrealistici all’ascesa del marketing digitale, la pubblicità attuale è un terreno di scontro tra progresso e stereotipi tenaci. Sono nate campagne che promuovono diversità, body positivity ed empowerment femminile, ma le sfide restano: le donne sono ancora oggettificate, esposte a un marketing di genere e devono continuare a lottare per una rappresentazione autentica.
Perché questa mostra è importante
Attraverso un mix di pubblicità storiche, opere d’arte reinterpretate e analisi critiche contemporanee, questa mostra aprirà un dialogo su:
🔹 I progressi che abbiamo davvero compiuto🔹 L’impatto della pubblicità sulla percezione di sé delle donne🔹 Il ruolo dell’arte nella riscrittura del racconto
Guardando da dove veniamo, possiamo chiederci: dove andremo da qui?
Unitevi a me in questo viaggio visivo e culturale: comprendere il passato è la chiave per plasmare un futuro migliore.
💬 Che cosa pensate della rappresentazione delle donne nella pubblicità oggi? Parliamone! 👇




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